Dietro a ogni buon piatto c'è sempre un'ottima birra

Seu Pizza Illuminati: Il Gourmet servito in Pizza

Seu Pizza Illuminati: Il Gourmet servito in Pizza

La scorsa serata, tra una fetta di pizza e un sorso di birra, ho avuto modo di riflettere sull’importanza di condividere determinati locali; che propongono e abbinano la birra artigianale alle loro creazioni. Detto ciò, ho deciso di introdurre una nuova sezione all’interno di Hoppy Chef, riguardante le “Recensioni”.

Avendo la fortuna di abitare in una zona limitrofa al centro di Roma, ciò mi permette di avere a portata di mano una lista considerevole di locali; che riescono, pienamente, a calmare il mio stomaco e dissetare la mia gola, con una totale soddisfazione del palato.

“Pier Daniele Seu & Gabriele Bonci”

Il locale, in questo caso la pizzeria, che svolgerà il ruolo di apripista, di questa nuova sezione, è Seu Pizza Illuminati di Pier Daniele Seu. Ricordiamo che tutto ebbe inizio quando Gabriele Bonci presentò al Mercato Centrale di Roma, situato all’interno della Stazione di Termini, un giovane e promettente pizzaiolo, di nome Pier Daniele Seu; riscontrando immediatamente un enorme successo e apprezzamento per questo nuovo modo di fare pizza.

Gli anni passo e dal Mercato Centrale, si è trasferito in zona Trastevere aprendo Seu Pizza Illuminati, la sua nuova casa/location, insieme alla moglie Valeria Zuppardo; così da poter esprimere tutto il suo potenziale. Perché come ha ripetuto più volte, Pier Daniele tratta la sua pizza come una tela su cui esprimere il suo estro.

Ancor prima di entrare, si può ammirare la pizzeria attraverso un enorme vetrata, che permette di catturare con gli occhi i fritti e le pizze servire ai clienti. All’interno troviamo un openspace abbellito da una serie di opere Pop Art e scritte al neon, piacevoli alla vista ma senza mai stancare. Quando entriamo veniamo subito accolti e fatti accomodare al nostro tavolo.

Prima di proseguire, voglio specificare che il tavolo era prenotato, per poter andare a cena da Seu, consiglio vivamente di prenotare con largo anticipo; ormai i tempi e i locali in cui basta presentarsi in qualsiasi ora del giorno senza prenotazione sono un ricordo del passato.

Ma tornando a noi, aprendo il menù si può ammirare una lista di fritti e pizze molto concisa, ridotta allo stretto necessario. Nei fritti troviamo i grandi classici della tradizione romana, con qualche aggiunta stagionale tipo il carciofo alla Giudia e nuove aggiunte rivisitate; come la crocchetta di broccolo romano e taleggio, la frittatina all’Amatriciana e la lasagna fritta.

Per quanto riguarda le pizze, troviamo le “Old School” e le “Certezze”, entrambe composte da una lista di 5 o 6 pizze; pensate e nate per gli affezionati alla tradizione e dal gusto classico. Mentre in un’altra pagina intera troviamo la lista delle “Pizze SEU”, una decina di pizze che ruotano in base alla stagionalità degli ingredienti usati.

Sono una perfetta rappresentazione della personalità di Pier Daniele, che riesce a esprimere la sua conoscenza e bravura nel trattare e abbinare diversi prodotti; per creare un mix di sapori tra diverse consistenze e cotture. Catturando la tua attenzione con un gioco di colori, attraverso un buon uso dei topping.

Infine troviamo i dessert composta principalmente da pizze dolci e qualche dolce al cucchiaio. Le pizze dolci molto spesso si ispirano a torte, snacks e gelati; molto in voga negli anni ’80 e ’90, tipo il Winner Taco, Snikers, Bounty, Fior di Fragola e Sacher.

É un aspetto che mi ha colpito e apprezzato fin da subito, soprattutto perché appartengo alla generazione dei Millennials e ogni morso mi ha riportato indietro nel tempo; quando da piccolo andavo al bar e mi compravo il mondo con le 5000 lire che mi dava mia zia.

Dopo aver visionato il menù delle pizze e le birre alla spina, ho le idee chiare su come procedere con la cena:

Antipasti di fritti:
Frittatina Amatriciana
Crocchetta di broccolo e taleggio
Carciofo alla Giudia
Filetti di baccalà

Pizze:
Malena
XXX Superindiavolata
Patate e tartufo
Valeria a Positano

Pizze dolci:
Pizza Seucher
Pizza Assoluto di mela
Pizza Banoffee Pie

Birre:
Pils del Birrificio Otus

Procediamo con ordine, i fritti sono arrivati caldi e dall’aspetto molto invitate, nessuna presenza di olio in eccesso, in special modo per il carciofo alla Giudia; la panatura era del tipo doppio e molto croccante che avvolgeva un ripieno morbido e molto saporito. La frittatina all’Amatriciana mi ha sbalordito, cottura della pasta perfetta, sugo ben tirato e buon bilanciamento tra pecorino e guanciale; anche la Crocchetta broccolo e taleggio era molto interessante, il ripieno era cremoso al pari di una crocchetta di patate ben fatta.

Finalmente arriva il momento che tutti stavamo aspettando le Pizze. Ciò che apprezzo delle pizze contemporanee ben fatte è il bilanciamento tra grandezza del cornicione e il resto della pizza; mi piace poter assaporare l’impasto in purezza tramite il cornicione; però quando prende metà spazio della pizza diventa veramente eccessivo, ma non è questo il caso.

Inoltre il cornicione ha un’ottima texture che rimane soda al morso e “scioglievole” in bocca, con questo tipo di pizza masticare diventa solo un riflesso incondizionato ma non necessario. In ogni pizza si può trovare il giusto equilibrio tra diverse consistenze e sapori.

“Malena”

Malena: broccolo romano ripassato, fior di latte, taleggio, marmellata di cipolle, provolone di Recco, acetosa, zest di limone e tè lagsang souchang. Base della pizza morbida, ogni boccone era un esplosione di sapore; con il broccolo croccante, il sapido del taleggio e provolone, la dolcezza della cipolla, lo speziato del té e la freschezza del limone. Un mix di complessità che non stancava in nessun modo, anzi invoglia la masticazione, morso dopo morso.

XXX Superindiavolata

XXX Superindiavolata: san Marzano all’Nduja, spianata piccante, burrata, marmellata di peperoncino e menta. A differenza di quanto si possa pensare, il piccante era ben dosato e bilanciato, in modo da poter piacere anche ai meno appassionati. Molto saporita grazie all’Nduja e alla spianata, mentre la marmellata smorzava il piccante e saltando il sapore del peperoncino.

Valeria a Positano

Valeria a Positano: cime di rapa, pappacelle in agrodolce, fior di latte, crema di olive verdi, polvere di olive nere, ricotta salata e zest di limone. Una pizza molto delicata e molto cremosa, si lasciava mangiare senza problemi, fino a quando non ti accorgi di averla già finita. Molto piacevole.

Patate e Tartufo

Patate e Tartufo: patate schiacciate, besciamella al tartufo, provola affumicata e purea di patate viola. Una pizza che propone l’abbinamento per antonomasia patate & tartufo, puro umami; la provola affumicata dona personalità alla pizza e esalta il sapore degli altri ingredienti senza sovrastarli.

Il miglior modo di concludere una cena a base di pizza e ordinare altra pizza, ma Dolce. Ricordo ancora le prime volte che andavo da SEU e la pizza dolce veniva servita intera e diventava una vera impresa riuscire a mangiarla tutta; ma adesso con l’introduzione della pizza dolce a spicchi, si può andare sul sicuro senza avere paura o rimorsi di coscienza.

L’impasto di queste pizze è identico alle precedenti; ma la caramellizzazione dello zucchero di canna, tramite una seconda cottura, permette di avere una fetta più croccante. In grado di sostenere il peso del condimento senza mai piegarsi.

Pizza Dolce Seucher

Pizza Dolce Seucher: pizza caramellata con zucchero di canna, marmellata di albicocche, ganache di cioccolato fondente e rum e squisito, ricotta al cacao, gel di albicocca, crumble al cioccolato salato e albicocca candita, cacao in polvere. Un pizza che al primo morso ti fa subito ricordare questo fantastico dolce, una vera e propria coccola peccaminosa di cioccolato; dolce ma non stucchevole, con una base croccante.

Pizza Dolce Banoffee Pie

Pizza Dolce Banoffee Pie: pizza caramellata con zucchero di canna, crema di banane e burro d’arachidi, caramello salato, ricotta al cioccolato e crumble di banana secca e arachidi, polvere di caffè. Un azzeccato mix tra dolce e salato; si avverte la dolcezza della banana che subito lascia spazio al salato delle arachidi, con quel leggero tocco di tostato del caffè.

Pizza Dolce Assoluto di Mela

Pizza Dolce Assoluto di Mela: pizza caramella con zucchero di canna, gel alle mele, crema pasticcera al calvados, ricotta alla cannella, mele fuji al burro e Chips di mela verde, elicriso. Classica pizza che ricorda la torta di mele e crema; la croccantezza delle mele Fuji e la leggera acidità delle mele verdi che puliscono il palato dalla fine del boccone.

” Pils del Birrificio Otus”

Per quanto riguarda la birra da abbinare, la scelta é ricaduta sulla Pils del Birrificio Otus; una classica Pils molto secca e limpida con un capello di schiuma candida e compatta, con un perlage fine. Al palato un leggero erbaceo pulito accompagnato da un finale amaro delicato; ho preferito scegliere questa birra per l’intera durata della cena, perché si abbinava perfettamente con i fritti e il resto delle pizze che volevamo provare. Inoltre la sua semplicità permette di assaporare al meglio il mix di fritti scelti, ottima con le quattro pizze provate.

Per le pizze dolci ho deciso di non abbinare nessuna birra; poiché non era presente alcun stile di birra con cui avrei potuto ottenere un buon accostamento. Per questo motivo ho preferito mangiarle in purezza.

“In Pizza We Trust”

In conclusione, “In Pizza We Trust, anzi In Seu We Trust”, il mio consiglio è di provare almeno una volta questa esperienza gastronomica da SEU; troverete un buon servizio, i tempi di attesa tra una portata e l’altra sono ben gestiti e per chi non vuole abbinare la pizza con la birra artigianale (SACRILEGIO), è disponibile anche una lista di buoni vini. Le pizze soddisferanno le vostre aspettative, regalandovi ulteriori sorprese.

Un piccolo consiglio, che vorrei condividere con Pier Daniele & Valeria, è di rintrodurre la carta delle birre con una loro breve descrizione; inoltre potrebbe risultare molto interessante per il cliente sapere quali birre abbinare con le vostre pizze.


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