Quando giunge Carnevale, con le sue maschere, stelle filanti, coriandoli e quell’atmosfera scherzosa che ci pervade facendo riaffiorare il bambino in noi; l’unica cosa a cui riesco a pensare sono i Dolci. La bellezza del Carnevale è quella di poter assaporare una varietà di dolci tradizionali, principalmente fritti, della propria regione o famiglia.
Tanto per farvi capire, ecco un estratto della vasta lista di dolci di Carnevale:
- Frappe o Chiacchere fritte o al forno
- Castagnole fritte o al forno, semplici o ripiene
- Migliaccio di Carnevale
- Graffe
- Ravioli di Carnevale
- Cicerchiata
- Ravioli di Carnevale
- Tagliatelle dolci fritte
Mentre sto scrivendo questo articolo, l’acquolina e la salivazione stanno raggiungendo livelli critici. Nonostante ci siano pasticcerie e forni validi, purtroppo sono veramente tanti per riuscire a provarli tutti, non sono mai riuscito a trovare dei dolci, in particolar modo, Frappe & Castagnole che potessero soddisfarmi o gridare al miracolo; negli anni ho mangiato qualcosa di buono purtroppo ho dimenticato quei punti di riferimento.
Per ovviare a queste dimenticanze mi sono voluto cimentare nella preparazione e realizzazione di alcuni di questi dolci; infatti questo articolo sarà diviso in due parti. La prima parte tratterà delle Frappe/Chiacchere/Bugie, fritte ovviamente, la versione al forno è piacevole ma la trovo priva di gusto, mentre la seconda parte sarà dedicata alle Castagnole, anche questo un grande classico senza tempo.
La Frappa con la sua croccante e friabilità è un dolce unico, non hai il tempo di assaporarla che subito si scioglie in bocca , allora devi subito mangiarne un’altra; e senza neanche accorgetene, si entra in loop senza fine, che ti porta a divorare un vassoio intero. Ma vi posso assicurare che non ci si potrà mai sentire in colpa per un azione di tale portata.
La scelta è ricaduta su questi due che sono i miei preferiti, purtroppo due settimane di festa non bastano a provare tutti i dolci di Carnevale, ma prometto di lavorarci su per ampliare la lista di ricette e abbinamenti. Visto che Carnevale è già passato non “Perdiamoci in Chiacchere” e iniziamo a impastare.
Siete solo "Chiacchere & Castagnole" - 1° Pt.
- Planetaria
- Tirapasta
- Pentola
- Tagliapasta
- Spumarola
- Carta assorbente
- 300 g Farina W300 (oppure Farina Manitoba)
- 100 g Uova Fresche (2 Uova di grandezza media)
- 50 g Zucchero
- 30 g Strutto (oppure Burro)
- 30 g Xyauyù (Barley Wine) (oppure Marsala, Rum o Prosecco)
- 5 g Aceto di Mele
- 1 Bustina di Vaniglina (½ Bacca di Vaniglia)
- ½ Scorza di arancia grattugiata
- q.b. Zucchero a velo
Per friggere:
- 750 g Strutto (oppure Olio di arachidi o di semi di girasole)
- Iniziamo setacciando la farina dentro la boule, inseriamo lo zucchero e mischiamo per bene; poi aggiungiamo le uova, l'aceto e la Xyauyu. Mischiamo per bene il tutto usando la Foglia (K).
- Dopo aver mischiato gli ingredienti del primo composto, andremo ad aggiungere la scorza di ½ arancia, la vaniglina e lo strutto. Continuiamo a mischiare il tutto con il gancio a uncino, fino a ottenere un impasto sodo e liscio.
- Ottenuto il composto, lo avvolgiamo in uno strato di pellicola trasparente e lo lasciamo riposare in frigo per un'oretta; in modo da compattarsi e far amalgamare per bene tutti gli ingredienti.
- Tagliamo in diversi pezzi l'impasto e con l'aiuto del tirapasta e un po' di farina, stendiamo fino a ottenere una sfoglia sottile di 1 mm, e prima di procedere al taglio, pieghiamo su se stessa la sfoglia e tiriamo nuovamente la pasta; in questo modo sarà più facile far gonfiare la frappa durante la frittura. La grandezza delle frappe dovrà essere di 5x10 cm, con un paio di tagli paralleli all'interno. Naturalmente la scelta di come tagliarle è puramente personale.
- Quando avremo tutti i pezzi tagliati, procediamo con lo sciogliere lo strutto, portandolo a una temperatura di 170°C, lo shock termico gonfierà l'interno della frappa. La cottura sarà molto veloce, per questo motivo dovremo essere rapidi nel cuocere e togliere l'impasto prima che si possa bruciare.
- Scoliamo le Frappe su dei fogli di carta assorbente, per eliminare lo strutto o l'olio in eccesso e lasciamole raffreddare.
- A questo punto spolveriamo con dello zucchero a velo e godiamoci queste croccanti e profumate frappe.
Per questo periodo di festa, un buon fritto "dolce" e un'ottima birra sono l'ideale per passare nel migliore dei modi le festività comandate. La birra ospite di questo abbinamento è la "Belle Saison" del Birrificio dell'Aspide, una Farmhouse da 6,2%. È una Farmhouse fermentata, con un lievito autoctono isolato dalla buccia di mela cotogna che cresce nelle terre di Roccadaspide, nel cuore del Cilento, dove il birrificio sorge. È elegante ma rustica, semplice e allo stesso tempo complessa, delicata ma aggressiva. Ha un color dorato carico e un bouquet floreale, con un susseguirsi di spezie date dal lavoro caratterizzante di questo lievito e la carbonazione vivace rendono la bevuta un'esperienza piacevole: in primo piano pepe rosa, seguito da cedro, fiori di arancio e scorza di pane. Si consiglia di servire questa birra in un Calice a Tulipano o in Teku, alla temperatura di servizio di 8°-10°C.
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