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Pici all’Aglione, Cacio e Pepe: Due Tradizioni a braccetto

Siamo giunti, con molto dispiacere, all’ultima ricetta che riguarda la serie dei “Pici e Aglione”; per questo ultimo piatto, mi sono voluto concentrare sulla fusione di due tradizioni, quella Toscana e quella Romana. Realizzando un piatto a base di aglione con una crema di cacio e pepe.

Questo piatto può essere visto come una versione in bianco dei “Pici all’Aglione” oppure come una “Cacio e Pepe” con più grinta. Da qualsiasi punto di vista lo si voglia vedere, vi posso garantire il successo del piatto; una crema a base di aglio, cotto a bassa temperatura, il tutto mantecato dalla classica crema di cacio e pepe, che ogni Romano Doc ormai conosce a menadito.

Per quanto riuscire a creare un piatto come questo potesse intrigarmi, non vi nascondo il mio timore nel fallire miseramente nella sua realizzazione. Combinare un tris di sapori forti e decisi, come l’aglione, il cacio e il pepe può risultare difficile; ma se si scelgono i metodi giusti di cottura, in modo da ammorbidire e smussare gli spigoli di questi ingredienti, è possibile che possano coesistere in un unico composto.

“Ingredienti per i Pici all’Aglione, Cacio e Pepe”

Ora non vi resta che seguire passo dopo passo la ricetta per raggiungere la pace delle vostre papille gustative; non dimenticativi di munirvi di qualche fetta di pane, anche se è un primo piatto “in bianco”, non potrete resistere dal fare numerose scarpette.

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Pici all’Aglione, Cacio e Pepe

Questo piatto può essere visto come una versione in bianco dei "Pici all'Aglione" oppure come una "Cacio e Pepe" con più grinta. Da qualsiasi punto di vista lo si voglia vedere, vi posso garantire il successo del piatto.
Portata Piatto di Pasta, Primo Piatto
Cucina Italiana
Parola chiave Aglione, Cacio, Pepe Nero, Pici
Difficoltà Media
Preparazione 20 minuti
Cottura 25 minuti
Cottura Aglione 1 ora
Tempo totale 1 ora 45 minuti
Porzioni 2 Persone
Costo Basso

Attrezzature

  • Roner
  • Macchina Sottovuoto
  • Buste per il sottovuoto
  • Minipimer
  • Pentola
  • Padella
  • Contenitore

Ingredienti

  • 200 g Pici
  • 60 g Aglione
  • 60 g Pecorino di Pienza oppure Pecorino Romano
  • 1 Fetta di pane
  • q.b. Pepe nero macinato fresco
  • q.b. Sale

Istruzioni

  • Iniziamo con il pulire gli spicchi di aglione, farli a pezzi e metterli sottovuoto. Dopodiché li cuoceremo a bassa temperatura a 88°C per 1 ora, terminata la cottura raffreddiamo in acqua ghiacciata l'aglione sottovuoto.
  • Inseriamo l'aglione a pezzi in un contenitore, poi con il minipimer lo trasformiamo in purea, potete aiutarvi usando un po' di acqua di cottura.
  • Dopo aver calato i Pici nell'acqua bollente, leggermente salata; tostiamo del pepe nero macinato grossolanamente in padella e lo sfumiamo con un po' di acqua di cottura, come di solito si fa per una classica Cacio & Pepe.
  • Grattugiamo finemente il Cacio di Pienza o del Pecorino Romano e formiamo una crema abbastanza densa con uno o due cucchiai di acqua di cottura.
  • Quando mancano un paio di minuti al termine di cottura dei Pici, li scoliamo sulla padella calda, aggiungendo la crema di aglione e un po' di acqua di cottura se serve e terminiamo la cottura.
  • Terminata la cottura dei Pici, togliamo la padella dal fuoco e aggiungiamo la crema di cacio e mantechiamo, fino ad amalgamare bene il tutto.
  • Impiattiamo per bene e aggiungiamo, a nostro piacimento, altro pepe nero e della granella di pane tostata in padella.

Note

Terminiamo questo terzo piatto dedicato alla serie “Pici e Aglione”, con la terza birra del “Birrificio Brasseria della Fonte”, una “English Pale Ale” da 5%. Il suo colore velato, tra il dorato carico e il ramato; è coperto da una schiuma bianca candida, con una struttura compatta e cremosa, e un’ottima persistenza. Il naso è pulito, delicato e fragrante; con profumi floreali, di cereale e biscotto; in secondo piano troviamo anche sentori di agrumi e un tocco di miele. Nella base maltata, fragrante, ritroviamo note di cereali e di biscotto, con alcuni accenni di caramello e frutta secca. L’amaro, che si trova sul finale, è terroso ed erbaceo, di buona intensità. Alla fine si tratta di una English Pale Ale, in stile, pulita e bilanciata; una di quelle birre che dovremmo trovare molto più spesso nei pub, che sono in grado di accompagnarci per tutta la serata, sorso dopo sorso. Consiglio si servire questa birra in una pinta inglese a una temperatura di servizio di 6°-8°C.
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