Finalmente la Quaresima è terminata e possiamo concentrarci su come festeggiare Pasqua e Pasquetta. Naturalmente con “festeggiare” intendo “mangiare”, dopo quaranta giorni di fioretto sfido chiunque ad avere le forze per festeggiare; non è vero che ho digiunato, ma è la solita scusa che uso per mangiare a Pasqua.
Dopo aver pubblicato la mia ricetta della Pizza di Pasqua al Formaggio, ora vi mostro la mia versione della Coratella con i Carciofi. Nella maggior parte dei casi, è possibile trovare questo piatto in molti menù di ristoranti e trattorie romane, durante l’anno; la preparazione è la solita ovunque, ciò che cambia è l’aggiunta dei carciofi, che sono stagionali e a mio parere fanno la differenza in questo piatto.
Trovo entrambe le versioni buone, ma quella con il carciofo ha una marcia in più. Gli dona cremosità al piatto e lo mantiene più morbido e umido, oltre al fatto che il sapore si sposa bene con la parte minerale delle interiora.
Per la Coratella con i Carciofi ci vuole:
Il Cuore, nel prepararla
Il Fegato, per mangiarla
I Polmoni, per finirla tutta d’un fiato
Per questo piatto si usano, di solito, le interiora dell’abbacchio, che sarebbe il piccolo della pecora nutrito con il solo latte materno; avranno un sapore più delicato e saranno più tenere a fine cottura. Un piatto ricco di sapore con due semplici ingredienti, che devono essere di qualità e lavorati a dovere, in modo da dare il massimo del gusto.
Coratella con i Carciofi
- Tagliere
- Insalatiera
- 2 Padelle con coperchio
- Coltello
- Pentolino
- Schiumarola
- Carta assorbente
- 600 g Coratella d'Abbacchio (molto importante che sia fresca)
- 3 Carciofi Romaneschi medi con il gambo
- 150 ml Vino bianco
- 50 ml Aceto di mele (oppure aceto di vino bianco)
- 6 Fette di pane (è opzionale)
- 2 Limoni
- 2 Spicchi d'aglio
- 1 Cipolla rossa grande
- q.b. Sale fino
- q.b. Pepe nero macinato fresco
- q.b. Olio EVO
- q.b. Olio di semi di girasole
- Per prima cosa iniziamo con il pulire i carciofi, eliminando le foglie più coriacee e tenendo da parte quelle più tenere (perchè ci serviranno successivamente), la barbetta all'interno e peliamo per bene il gambo. Poi tagliamo la testa del carciofo a fette medie e il gambo a pezzi piccoli; poi li immergiamo in acqua e limone per non farli annerire.
- Procediamo adesso con la pulizia delle interiora che costituiranno la nostra Coratella. Rimuoviamo il grasso, il nervetti, la cartillagine e ogni altra parte che non faccia parte del cuore, polmone e fegato dell'animale. Poi tagliamo a metà il cuore e laviamolo sotto l'acqua corrente, per eliminare ogni traccia di sangue al suo interno. Poi procediamo a tagliarlo a piccoli pezzi.
- Scoliamo i carciofi e saltiamoli in padella con un filo d'olio e l'aglio schiacciato in camicia. Aggiustiamo di sale e pepe, poi aggiungiamo un bicchiere d'acqua e lasciamo stufare con il coperchio fino a che i carciofi non si saranno ammorbiditi per bene.
- Mentre i carciofi si cuociono, prendiamo un'altra padella e soffriggiamo la cipolla tritata medio grossolana e solo dopo le interiora a pezzetti.
- Quando sarà ben rosolata, aggiustiamo di sale e pepe nero, per poi aggiungere aceto e vino bianco; quando l'alcool sarà evaporato aggiungiamo i carciofi, abbassiamo la fiamma al minimo e copriamo con coperchio e lasciamo cuocere fino a che i carciofi non si saranno ammorditi fino a formare una leggera crema. Se dovesse asciugarsi troppo potete aggiungere un po' d'acqua.
- Mentre la coratella giunge al termine, prepariamo qualche guarnizione per il piatto. Scaldiamo dell'olio di semi di girasole a 170°C e friggiamo le foglie dei carciofi che abbiamo messo da parte, quando saranno croccanti le scoliamo su carta assorbente e saliamo un po'. Poi prendiamo delle fette di pane e le bruschiamo in padella o su una piastra.
- E' arrivato il momento di impiattare, prendiamo le fette di pane bruscato, poi adagiamo un paio di cucchiai di Coratella calda e guarniamo con le foglie di carciofo fritto. Non ci resta che addentare e assaporare, tranquilli ogni verso che emetterete vi sarà concesso senza problemi.